Sardegna: Province
CAGLIARI
(156.951 abitanti) si estende all'estremità meridionale della pianura del Campidano, al limite di un ampio golfo che si apre lungo la parte meridionale dell'isola. È il capoluogo della provincia e il principale centro economico e amministrativo della Sardegna, oltre che una città attiva in campo culturale. Fra le attività industriali occupano un posto di rilievo il settore chimico e quello petrolchimico, che sfruttava anche le strutture del porto, scalo marittimo molto importante. Inoltre nel territorio della provincia, il sottosuolo è ricco di bacini carboniferi. Sempre nei pressi della città si trovano diversi luoghi di interesse archeologico e alcune fra le maggiori saline d'Italia.
NUORO
(36.409 abitanti) sorge su un altopiano ai piedi del monte Ortobene, ed è il capoluogo della provincia più montagnosa della regione. Fino agli inizi del Novecento, è stato un piccolo paese di pastori, poco abitato e isolato dalle altre città dell'isola. Il suo sviluppo ha avuto inizio nel 1927, quando è diventata provincia. Oggi il turismo è una risorsa importante per la sua economia, soprattutto quello legato alla presenza del Parco del Gennargentu, un'oasi naturalistica protetta, e quello balneare, che si sta affermando lungo le coste della provincia. Le altre attività economiche sono prevalentemente legate all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.
OLBIA
(54.873 abitanti) si trova sulla costa nordorientale della Sardegna e, attualmente, rappresenta una realtà industriale e commerciale in piena espansione, nonché il principale centro economico della Gallura. Olbia è situata a meno di 30 chilometri dalla Costa Smeralda, ciò l'ha resa un polo turistico di primaria importanza. Inoltre, grazie alla sua posizione geografica, che ne fa uno dei luoghi più vicini alla Penisola, il porto di Olbia costituisce il principale punto di collegamento con il continente italiano.
ORISTANO
(32.156 abitanti) è situata allo sbocco settentrionale della vasta pianura del Campidano, nei pressi del fiume Tirso. Prima della seconda guerra mondiale il territorio circostante era occupato da diverse paludi, che impedivano contatti frequenti con le altre parti dell'isola e ne ostacolavano lo sviluppo economico. Dopo la bonifica, la situazione è cambiata, specialmente dal punto di vista agricolo, e la città è oggi il più importante centro agricolo della regione: i nuovi campi sono stati intensamente coltivati a barbabietole da zucchero, vigneti, tabacco e ortaggi. Nel suo territorio sono rimaste ancora delle zone umide formate da stagni dove viene praticata la piscicoltura e dove vivono molte specie di uccelli acquatici.
SASSARI
(130.366 abitanti) sorge nella parte settentrionale dell'isola, su un tavolato che degrada dolcemente verso il mare, dove si apre il Golfo dell'Asinara. La parte moderna della città si è sviluppata più in basso di quella antica dove si trova il centro storico. Dopo la seconda guerra mondiale Sassari si è sviluppata rapidamente e oggi è un vivace centro commerciale dove confluiscono i prodotti coltivati nella pianura circostante (olivo, uva, ortaggi). Data l'importanza dell'agricoltura, nella sua provincia sono nate diverse industrie alimentari e conserviere. Inoltre, sono presenti sul suo territorio stabilimenti chimici e petrolchimici.
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