Friuli-Venezia Giulia: Curiosità
IL TERREMOTO DEL 1976
La parte meridionale della fascia alpina si trova in una zona particolarmente sismica, spesso sconvolta da terribili terremoti. La sera del 6 maggio 1976, poco dopo le ore 21, dalle profondità del monte San Simone, che si trova nelle Prealpi Giulie, a nord della cittadina di Venzone, la terra tremò per 51 lunghi secondi,facendosi sentire in una vasta zona della penisola. Fu una tragedia: in poco meno di un minuto, 119 comuni vennero devastati, crollarono 25.000 case e altrettante rimasero seriamente danneggiate; circa mille furono le vittime. Nel settembre dello stesso anno un'altra forte scossa aggravò ancora di più la situazione. Dopo questo duro colpo, ebbe subito inizio una poderosa opera di ricostruzione, grazie alla quale le condizioni della regione furono risollevate in qualche anno.
UNA PAGINA DI LETTERATURA
"Quando si era ragazzi, le giornate di forte bora ci eccitavano gioiosamente; ne facevamo una specie di divertimento. Si cercavano le zone più esposte e i luoghi più battuti. Facevamo gare di resistenza e di equilibrio, volate pericolose. Ricordo una volta, al molo, che in quattro ci mettemmo in testa d'arrivar fino in cima. La bora era così impetuosa, che sollevava le onde da una parte e le rovesciava dall'altra trasportandole oltre tutta la larghezza del molo. A un certo punto, però, ci si dovette gettare a terra, perché fa violenza dell'acqua col vento stava per trascinarci in mare. Ma non la demmo vinta alla bora: ci riparammo dietro il pilastro d'un lampione; poi, approfittando delle raffiche meno violente, s'arrivò in cima. Ci mettemmo a cantare in mezzo all'urlo furibondo del vento, inzuppati fino all'osso: il mare vorticoso tumultuava tutt'intorno e ci investiva di spruzzi e d'annaffiate, assordandoci, inasprendoci la bocca con l'acqua salata. Forse mol i triestini conservano, nei loro ricordi giovanili, una segreta simpatia per la bora. E, quando ne sentono parlare con paura dai forestieri, sorridono con la rassegnata, ma orgogliosa compiacenza di chi ha in casa un mastino terribile."
(Tratto da Trieste dei miei ricordi" di Giani Stuparich, scrittore triestino nato nel 1891 autore di diverse opere di memorie.)
ORIGINE DEL NOME
: il nome composito di questa regione ha origini latine: Friuli viene da Forum Julii, cioè "città della famiglia Giulia", un'importante famiglia romana che fra i suoi illustri rappresentanti accoglie addirittura Giulio Cesare. Venezia Giulia unisce sempre il nome della nobile famiglia Giulia a quello degli antichi abitanti di questa zona, i Veneti. La Venezia Giulia dopo il secondo conflitto mondiale è passata sotto il controllo della Slovenia e della Croazia. All'Italia è rimasta solo una piccola fascia di territorio che comprende Trieste e Gorizia.
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