Friuli-Venezia Giulia: Cenni storici
LA PREISTORIA
Il Friuli-Venezia Giulia, situato in una zona di passaggio all'incrocio di diverse strade naturali, nei primi secoli della storia dell'uomo fu abitato da varie popolazioni fra cui i Veneti e gli Euganei, che provenivano da sud, e i Gallo-Celti che arrivavano, invece, dall'annuale Francia. Con la civiltà del bronzo, si diffusero nella regione i castellari, borghi fortificati situati sulle alture. All'interno delle loro cinta di mura gli abitanti del villaggio vivevano dedicandosi all'allevamento degli animali. Uno dei castellari friulani più antichi è quello di Monte Ursino, ma diversi altri sorgono nella penisola d'Istria, zona che ora appartiene alla Slovenia, in Trentino, in Puglia e in Francia.
IL DOMINIO ROMANO
Nel 186 a.c. il Friuli-Venezia Giulia passò sotto il dominio di Roma; che dopo due duri scontri sconfisse le fiere popolazioni che abitavano la zona. I Romani, che domineranno per circa 650 anni, iniziarono subito a far sentire la loro presenza sul territorio, fondando la città di Aquileia, che in breve nei secoli successivi, sorsero anche altre città fortificate che facevano parte di un imponente sistema di difesa e al tempo stesso erano anche fiorenti centri commerciali. Venne costruito anche un ampio e articolato sistema stradale, la cui via più importante era la Via Postumia. Fatta costruire dal console romano Postumio Albino nel 148 a.c., la via metteva in collegamento la regione friulana con Genova, Piacenza, Cremona, Verona e Vicenza. Altre importanti opere di urbanistica furono i ponti, la cui costruzione favorì molto il commercio.
LE INVASIONI BARBARICHE
La vita del Friuli-Venezia Giulia ebbe un brusco cambiamento quando, alla caduta dell'Impero romano, la penisola fu invasa dalle popolazioni barbariche che valicarono le Alpi, saccheggiando e sottomettendo tutto il territorio. Gli Unni, guidati dal re Attila, distrussero Aquileia nel 452 d.C. e la popolazione della città trovò scampo sulle isolette della laguna veneta, dove poi sorse Venezia.
I Longobardi giunsero in Italia qualche tempo dopo e si stabilirono anche in Friuli, a Cividale, che divenne il centro principale del loro ducato. La città conserva ancora diverse testimonianze della loro presenza come monumenti e varie opere d'arte.
I FRANCHI
I Franchi dell'imperatore Carlo Magno si stabilirono sul territorio della regione dopo la dominazione longobarda e riorganizzarono il territorio in base alle loro tradizioni.
Nell'803 crearono la Marca del Friuli che venne poi divisa in feudi. Si trattava di piccoli territori amministrati da nobili di fiducia dell'imperatore, i feudatari, che erano, per la maggior parte tedeschi.
In questo stesso periodo si affermò anche il potere dei patriarchi, i vescovi delle città, che a quel tempo avevano ricchezze ed eserciti proprio come gli altri nobili.
LA DOMINAZIONE DI VENEZIA
Venezia, che già verso il 1000 era diventata la città più potente del mare Adriatico, nel XIV secolo allargò la sua influenza anche sul territorio del Friuli Venezia Giulia. l friulani combatterono coraggiosamente per molti anni contro l'espansione della città lagunare e, in modo particolare, combatterono i cittadini dei liberi comuni come Udine, Pordenone e Tolmezzo, le città che dopo il periodo feudale erano riuscite a rendersi indi pendenti.
Nel XVI secolo, poi, con lo scoppio delle lotte fra alcuni patriarchi, la regione fu smembrata: il Friuli e una parte dell'Istria rimasero sotto il controllo di Venezia, mentre la Venezia Giulia con Trieste, Gorizia e altri tetri tori dell'!stria, passarono all' Austria.
DAL 1800 A OGGI
Dopo la breve dominazione francese a opera di Napoleone Bonaparte, nel 1815 tutto il Friuli-Venezia Giulia tornò a fare parte del grande impero austriaco: questa volta gli Austriaci sottomisero anche quei territori che un tempo erano sotto il controllo della Repubblica di Venezia, la cui potenza era ormai decaduta. Le vicende storiche di questa zona di confine, contesa sempre fra le diverse potenze europee, sono state più turbolente rispetto alle altre regioni italiane. Per quanto riguarda l'annessione al regno d'Italia, infatti, il Friuli-Venezia Giulia dovette aspettare ben sei anni, dal 1860 al 1866, prima di poter diventare un territorio italiano; per poter ottenere la città di Trieste bisognerà addirittura attendere la fine del secondo conflitto mondiale, dopo il quale la città divenne italiana, ma gran parte del suo entroterra fu ceduto all'ex Jugoslavia. Dal 1963 la regione è stata decretata autonoma e ha uno statuto speciale. Nel secondo dopoguerra la regione ha avuto un considerevole sviluppo industriale, come tutta la parte nordorientale dell'Italia.
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