Lombardia: Cenni storici
LA PREISTORIA
Nella Pianura Padana sono stati trovati vari oggetti, come vasi di ceramica, frecce, accette, pietre per macinare i cereali, pettini di legno, che testimoniano la presenza dell'uomo in Lombardia già nel III millennio a.C. Nei secoli successivi la regione venne abitata prima da alcune popolazioni etrusche, che fondarono la città di Mantova e diffusero la propria civiltà introducendo l'alfabeto e la scrittura, poi, nel IV secolo, dai Celti, che i Romani chiamarono Galli, un popolo proveniente dalle Alpi occidentali.
I ROMANI
Sul finire del III secolo a.C. i Romani iniziarono la conquista della Pianura Padana, la loro avanzata verso nord fu contrastata in tutti i modi dai Celti che si batterono coraggiosamente. Dopo alcuni decenni di resistenza, però, furono costretti ad arrendersi e nel 194 a.C. tutta la regione passò sotto il dominio di Roma con il nome di Gallia Cisalpina, che significa "Gallia al di qua delle Alpi". Come loro abitudine, anche in questi territori i Romani imposero l'uso della loro lingua, delle loro leggi, dei loro costumi e realizzarono numerose opere di urbanistica: costruirono, tra l'altro, diverse strade. Nel corso della dominazione romana, Milano divenne sempre più importante tanto che fu per qualche tempo sede dell'imperatore. Fu da questa città infatti, che Costantino, nel 313 d.C. emanò un editto, chiamato Editto di Milano, nel quale concedeva a tutti la libertà di professare la propria religione. Con questo atto terminarono, dopo secoli, le persecuzioni contro i cristiani.
LE INVASIONI BARBARICHE
Alla caduta dell'Impero romano, nel 476 d.C. la Lombardia divertile terra di conquista e di passaggio delle orde barbariche che, provenendo dall'Europa centrale, si dirigevano verso sud. La regione fu invasa dai Visigoti, dagli Unni e infine dai Goti che si imposero con sanguinose battaglie. Nella seconda metà del VI secolo d.C. la Lombardia passò sotto il controllo di una popolazione barbarica che proveniva dall'attuale Ungheria, i Longobardi, che stabilirono la loro capitale a Pavia.
CARLOMAGNO
Nel 774 il re dei Franchi, Carlo Magno, fu chiamato in Italia dal papa che era minacciato dai Longobardi. Giunto con il suo esercito a Pavia, Carlo fece prigioniero il re longobardo Desiderio, dando inizio al dominio dei Franchi in Lombardia.
Carlo Magno amministrò questo territorio con lo stesso sistema con cui governava il resto dei suoi domini.
Divise le terre in feudi e le affidò all'amministrazione di nobili di sua fiducia, chiamati "vassalli", che governarono il territorio in suo nome.
LE SIGNORIE
Tra il XIII e il XIV secolo diverse città lombarde passarono sotto il controllo di potenti famiglie fra cui i Gonzaga a Mantova e gli Sforza a Milano.
I rappresentanti di questi nobili casati chiamarono presso le proprie corti gli artisti più famosi che abbellirono le loro regge e le loro città.
La Lombardia si arricchì così di meravigliose opere d'arte tra cui il Castello Sforzesco di Milano.
NUOVE INVASIONI
Alla fine del XV secolo ebbero inizio in Lombardia nuove invasioni, prima i Francesi, poi gli Spagnoli che rimasero a lungo. Durante questa dominazione la regione conobbe, dopo un primo periodo di prosperità, una progressiva decadenza, aggravata nel XVII secolo da terribili epidemie di peste. È questo il periodo descritto da Manzoni ne “I promessi sposi”. Nel 1706 presero il potere gli Austriaci, che quasi un secolo dopo furono cacciati da Napoleone Bonaparte, il cui dominio durò solo una ventina d'anni. Caduto Napoleone, gli Austriaci tornarono, ma i Lombardi non erano più disposti a sopportare la loro dominazione. Per opera del Movimento d'Indipendenza Lombarda la regione, per circa trent'anni, diventò centro di feroci lotte che terminarono solo nel 1859, quando la Lombardia venne definitivamente liberata dall'occupazione straniera.
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