Sicilia: Curiosità
A STATUTO SPECIALE E ORIGINE DEL NOME
La Sicilia è una delle cinque regioni italiane "a statuto speciale", assieme a Val d'Aosta. Trentino•Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna. Lo statuto speciale è una particolare forma di autonomia conferita dalle autorità statali a quelle regionali per rendere più efficace l'amministrazione di un territorio con problemi di diversa origine Bociale, economica o politica.
ORIGINE DEL NOME: continua il termine Sicilia deriva da "Siculi", gli antichi abitanti della zona. I Greci la chiamarono anche Trinacria, cioè "isola a tre punte".
LA STORIA DI COLA PESCE
Racconta la leggenda che tanto tempo fa a Napoli viveva un ragazzo che amava molto il mare: nuotava giorno e notte. senza stancarsi mai, si immergeva negli abissi per giocare con i ricci,le aragoste e le stelle marine, poi la sera si addormentava su un morbido letto di alghe. Il suo nome era Cola. Per questo i pescatori che lo incontravano spesso nelle acque del Mar Ionio o del Tirreno lo soprannominarono Cola Pesce. Una volta, mentre stava cavalcando allegramente sulla groppa di un delfino, passò la nave di Federico Il, l'imperatore, che lo invitò a salire a bordo e gli chiese: "Tu che conosci gli abissi più misteriosi, mi sai dire cosa c 'è sotto la Sicilia,il mio regno?" "Maestà. la sua terra è un triangolo e ogni punta è sorretta da una possente colonna che poggia su un fondo di fuoco. È questo fuoco che ogni tanto esce dalla bocca dell'Etna!" Federico rimase incredulo e ordinò a Cola Pesce di portargli una prova di quanto aveva detto. Il ragazzo prese uno dei remi dei marinai, si immerse e dopo un po' lo riportò tutto bruciato. Anche di fronte a quell'oggetto Federico rimase scettico e così chiese a Cola Pesce un'altra prova. II giovane si immerse ancora e tornò su con le mani tutte scottate. "Maestà - disse – volevo portarle un po’ di fuoco, ma mi sono bruciato!" Neppure ora, però, l'imperatore si convinse, così il ragazzo si immerse di nuovo. Federico attese ore e ore, trascorse tutta la notte a osservare le nere acque del mare, finché sbadigliando decise di tornare alla sua reggia. "Quel ragazzo è morto per compiacere il suo re" disse con orgoglio agli uomini della sua nave, e non ci pensò più. Ma Cola Pesce non era morto. Per convincere finalmente il suo sovrano aveva deciso di prendere un pezzo di una delle colonne che sorreggevano l'isola. Si stava avvicinando a quella più vicina all'antica terra dei Calabri quando aveva visto uno spettacolo terribile: questa possente colonna, schiacciata dal peso enorme dell'isola si stava sgretolando. Allora, senza esitare un solo istante, aveva alzato le braccia e aveva preso su di sé tutto il peso. E il giovane Cola è ancora lì a sorreggere l'isola di Sicilia, ma non è solo, la sua fatica è alleviata da tutti i pesci del mare, dai delfini e dai pescicane, che lo vanno a salutare ogni giorno .
LE EOLIE E IL VENTO
Secondo gli antichi le sette isole del Tirreno erano la dimora di Eolo, il dio dei venti, che custodiva al sicuro in una grotta tutte le brezze che muovevano l'aria, per liberarle al momento opportuno.
È da tale divinità che queste isole prendono il nome.