Sicilia: Province
PALERMO
PALERMO (656.081 abitanti), capoluogo della regione, è stata fondata dai Fenici, e nel corso della sua lunga storia è sempre stata una città importante, centro della vita politica e culturale della regione. Dopo la seconda guerra mondiale i suoi confini si sono allargati in modo repentino e caotico nella Conca d'oro, facendone la quinta città italiana per numero di abitanti, dopo Roma, Napoli, Milano e Torino. A Palermo si trovano a convivere realtà diverse che creano contrasti subito evidenti a chi cammina per le sue strade: da un lato tutti i difetti della metropoli traffico caotico, smog, sovraffollamento dall'altro una città piena di fervore culturale e attività; da una parte un centro storico ricco di opere d'arte che testimoniano la grandezza del passato, dall'altra i quartieri degradati e senza servizi, governati dalla grande criminalità, che testimoniano, invece, i problemi ancora irrisolti dell'isola e dell'Italia meridionale in generale. L'economia della città si basa sull'agricoltura, sull'attività di industrie di medie dimensioni e sul porto, il più grande della Sicilia.
AGRIGENTO
AGRIGENTO (59.188 abitanti), che fino al 1927 si chiamava con il nome di origine araba Girgenti, è nota soprattutto per la sua Valle dei Templi, un vasto complesso archeologico fra i più grandi d'Europa. In questa suggestiva vallata, che sorge ai piedi della parte moderna della città, si possono ammirare i resti di una decina di templi imponenti, alcuni dei quali conservati in ottime condizioni. Tali monumenti sono inseriti in un paesaggio di innegabile fascino, arido e aspro nei mesi caldi, ma rigoglioso in primavera. Forte è il contrasto fra questa valle e le nuove case visibili poco lontano: la parte moderna di Agrigento, che sorge arroccata su un colle, si è sviluppata in modo caotico, a causa soprattutto della speculazione edilizia. In generale la provincia di Agrigento è una delle più povere d'Italia, con grosse difficoltà economiche legate alla povertà del terreno e a problemi di ordine sociale.
CATANIA
CATANIA (295.591 abitanti) sorge in una pianura che si apre alle pendici meridionali dell'Etna e si affaccia sullo Ionio, in una zona molto fertile e produttiva. Catania è una grande città, la seconda della Sicilia per numero di abitanti, molto vivace dal punto di vista culturale. Dopo che nel 1693 un terribile terremoto l'aveva distrutta quasi completamente, Catania venne ricostruita secondo lo stile Barocco proprio dell'epoca. Il Vaccarini, l'architetto incaricato di effettuare la riedificazione, utilizzò il materiale di origine vulcanica della zona: per questo le chiese e gli altri nobili edifici del centro di Catania hanno un caratteristico colore scuro, che ha spinto gli storici dell'arte a parlare di "barocco nero". La provincia catanese è una delle più vivaci dell'isola dal punto di vista economico. Intense sono le attività commerciali e industriali che comprendono aziende di medie e piccole dimensioni e operano nel settore meccanico, elettrotecnico, tessile e alimentare.
ENNA
ENNA (27.963 abitanti) sorge su un altipiano nella parte centrale dell'isola, a circa 900 metri di altezza, in una posizione da cui si gode un vasto panorama: per questo viene definita "il belvedere della Sicilia". Le sue origini sono molto antiche, infatti fu la città principale dei Sicani, una delle prime popolazioni che abitò l'isola. Oggi Enna è un centro agricolo e un luogo di soggiorno estivo, ma in generale la sua provincia deve affrontare quotidianamente di versi problemi, fra cui la disoccupazione e l'arretratezza economica.
MESSINA
MESSINA (242.864 abitanti) Sorge sulla punta nord-orientale dell' isola, alle pendici dei monti Peloritani, sullo stretto omonimo che separa la Sicilia dalla Calabria. Malgrado abbia una lunga storia che inizia al tempo in cui l'isola faceva parte della Magna Grecia, Messina oggi ha un aspetto del tutto moderno; infatti, nel corso del tempo è stata ricostruita più volte perché danneggiata da devastanti terremoti e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. È un centro agricolo e industriale di una certa importanza, anche se l'attività prevalente della città è rappresentata dal porto, dove si svolge un intenso traffico di merci e passeggeri.
RAGUSA
RAGUSA (73.333 abitanti) Si trova alle pendici dei monti Iblei ed è costituita da due nuclei abitati, Ragusa e Ragusa Ibla. La prima è la parte moderna e ha una pianta a scacchiera con vie larghe e comode: si è sviluppata nel corso del XIX secolo con l'intensificarsi delle attività industriali legate allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo. Ragusa Ibla, invece, di origine medievale, sorge arroccata su un colle e ha una pianta fatta di viuzze, scalinate e piccoli edifici addossati l'uno all'altro.
SIRACUSA
SIRACUSA (123.768 abitanti), tra il VII e il V secolo a.C., fu uno dei più importanti centri della Magna Grecia. Di quel periodo sono rimaste numerose testimonianze di grande interesse archeologico e turistico come il teatro greco, l'anfiteatro romano e le latomie, le cave di pietra da cui gli antichi ricavavano il materiale per costruire le loro città. II nucleo originario di Siracusa sorge sull'isola di Ortigia che oggi è unita alla terraferma da un ponte. La città è in crescita grazie allo sviluppo delle attività commerciali e industriali che riguardano anche diversi altri centri della sua provincia.
TRAPANI
TRAPANI (70.654 abitanti) è una città di origine cartaginese che si trova su un promontorio allungato nel Mediterraneo. Un tempo una delle attività economiche più fiorenti era costituita dalle saline, tratti di territorio dove si faceva evaporare al sole l'acqua del mare per ricavare il sale. Oggi le saline sono state soppiantate dai traffici commerciali e dalla pesca. Fanno parte del territorio di Trapani importanti centri turistici, come Erice e le isole delle Egadi. A Marsala, una città vicina, si produce un liquore caratteristico chiamato, appunto, "marsala".
CALTANISSETTA
CALTANISSETTA (60.267 abitanti) sorge nel cuore dell'isola, fra le colline ai piedi del monte San Giuliano. Anticamente l'estrazione dello zolfo, di cui il sottosuolo di questa zona è molto ricco, rappresentava la risorsa principale della provincia, ma oggi le miniere sono quasi del tutto abbandonate. La città attualmente è un centro agricolo di una certa importanza nell'ambito dell'economia regionale.